A11 RASSEGNA STAMPA

Lo sviluppo che porta vantaggi duraturi non è più fatto operando in competizione sui prodotti e servizi ma sui modelli di
business e sull’organizzazione aziendale. I media contribuiscono alla narrazione delle azioni di A11 Venture.

 

Amilon acquisisce il 51% di Amazing: nasce la nuova Spiiky

AMILON, società del Gruppo Zucchetti, leader in Italia nella distribuzione di gift card e buoni digitali, guidata da Andrea Verri e Fabio Regazzoni, ha acquisito il 51% di AMAZING, società fondata a Modena da Matteo Manelli, Matteo Venturelli, Simone Barbolini e Marcello Maletti. 
Amazing è proprietaria di Spiiky: un’applicazione rivoluzionaria che consente agli utenti di risparmiare sugli acquisti di tutti i giorni e alle aziende (negozi fisici o e-commerce) di dare visibilità ai propri prodotti e servizi, attraverso un sistema promozionale senza costi fissi.
L'operazione di acquisizione è stata completata attraverso un aumento di capitale sottoscritto da Amilon che ha portato l'azienda milanese al 51% nel capitale di Amazing.
«Questa operazione rappresenta un grande punto di svolta per la nostra azienda – sottolinea Fabio Regazzoni, CEO di Amilon - Spiiky si inserisce in una strategia di acquisizioni che Amilon sta portando avanti per completare l'offerta e porsi come interlocutore privilegiato anche per small merchant e consumatore finale».
Le sinergie tra Amilon e Amazing sono evidenti: Amilon trae la sua grande forza nella vendita di gift card alle aziende, mentre Amazing ha sviluppato negli anni una grande competenza nella valorizzazione del consumatore. Inoltre, Amazing porterà ad Amilon grande competenza nella gestione degli small merchant, per sviluppare un'offerta "locale" anche nell'ambito del welfare aziendale. Infine, Amilon e Zucchetti possono mettere in campo relazioni dirette con tutti i principali merchant(retailer) italiani, e hanno una presenza già importante nel mondo Hospitality, che può servire a Spiiky per accelerare la crescita a livello nazionale, oltre a una forza commerciale notevole e a grandi sinergie in ambito marketing e comunicazione.
L'operazione si è subito concretizzata con il lancio della nuova versione della app Spiiky, rivisitata interamente nella grafica e nell'usabilità e arricchita di nuovi importanti contenuti. Il cuore pulsante è un wallet digitale che contiene coupon e offerte per il consumatore e che gli consente di risparmiare negli acquisti di tutti i giorni. Il nuovo wallet Spiiky è anche custode delle card dell'utente, carte fedeltà digitalizzate e gift card cui accede con il welfare aziendale o con regali e premi ricevuti.
La nuova app Spiiky sarà anche shop digitale di gift card e waypoint di ogni acquisto online dell'utente perché ogni operazione genererà cashback, permettendo di accumulare crediti, poi trasformabili in gift card.
Matteo Manelli, CEO di Spiiky dichiara che «grazie a questa operazione potremo finalmente scalare il modello Spiiky su tutto il territorio nazionale e diventare l’unica applicazione in Italia a offrire un modello di cash-back “all in one” ai propri utilizzatori. Grazie a Spiiky, infatti, i nostri utenti potranno usufruire di un programma di cashback/risparmio sui loro acquisti di tutti i giorni sia presso i merchant locali (piccoli negozi fisici e GDO), sia on line presso i principali siti di e-commerce nazionali e internazionali».
Andrea Verri, CEO di Amilon, sottolinea che: «Per Amilon e per tutto Il Gruppo Zucchetti, Spiiky sarà un asset strategico. Fin dai primi contatti, le sinergie sono state evidenti, così come la sintonia sulla strategia da intraprendere insieme. Spiiky ha investito sul cliente finale, in particolare su engagement e sulla fidelizzazione, e così aggiungerà molto valore ad Amilon che ha focus sul cliente/azienda. Siamo molto felici di questa reciproca opportunità che possiamo darci e siamo già al lavoro per riversarne i benefici al più presto sul mercato».

Neuron Guard, nuovo round da 1,2 milioni di euro con CDP VC

Neuron Guard è una startup con una lunga storia, fondata nel 2013 ha avuto un percorso di sviluppo complesso sia perché si con centra su un’innovazione in ambio biomedica, sia perché i tempi di sviluppo anche del mercato hanno avuto un andamento alterno. Su Startupbusiness abbiamo scritto di Neuron Guard negli anni e oggi pubblichiamo la notizia del round di investimento da 1,2 milioni di euro che la startup ha chiuso grazie al supporto di una serie di investitori, compresi quelli che credono nel progetto dall’inizio, e di CDP Venture Capital con il Fondo Rilancio Startup. 
Non è stato facile – dice a Startupbusiness Mary Franzese co-fondatrice, responsabile marketing e comunicazione, che ha fondato l’azienda insieme a Enrico Giuliani che ne è il CEO – Abbiamo attraversato percorsi impervi in un momento in cui tutto si svolgeva con estrema lentezza, bloccati dalla pandemia. Ricordo che il versamento della prima tranche di capitali è avvenuto due giorni prima del mio ingresso in ospedale per la nascita di mia figlia. Nulla ha fermato la nostra volontà di portare avanti il progetto iniettando altra liquidità e cercando nuovi ambiti applicativi in settori altamente competitivi. Il team è cresciuto con l’ingresso di nuove figure tecniche e scientifiche, e finalmente abbiamo una sede operativa con spazi pronti ad accogliere la produzione dei nostri dispositivi che auspichiamo di immettere presto grazie a un nuovo grosso studio clinico e di lanciare sul mercato”. 
La società modenese è attiva nello sviluppo, produzione e validazione clinica di dispositivi basati sulla gestione della temperatura e con questo aumento di capitale da 1,2 milioni di euro, di cui 650 mila in modalità convertendo, mira a completare l’iter regolatorio, la validazione clinica e quindi l’ingresso sul mercato. 
L’operazione è stata guidata dal Fondo Rilancio Startup, gestito da CDP Venture Capital, con la partecipazione dei soci investitori entrati nel capitale della Neuron Guard già nel dicembre 2015. Il Fondo Rilancio Startup è il fondo da 200 milioni di euro sottoscritto dal ministero dello Sviluppo Economico al fine di supportare lo sviluppo e sostenere progetti di rilancio di attività di startup e di PMI innovative italiane, con l’obiettivo di dare un forte impulso all’ecosistema imprenditoriale, per il rilancio economico del Paese. Il Fondo investe solo in co-investimento con i soggetti proponenti per mezzo dello strumento finanziario convertendo.
Costituita nel 2013, Neuron Guard ha sviluppato un sistema per la gestione della temperatura corporea basato su tecnologia brevettata in 16 Paesi del mondo. Esso consiste in un collare da applicare intorno al collo di un soggetto adulto, collegato mediante un cavo di connessione a un’unità di controllo portatile che regola il processo di gestione termica effettuato dal collare, raccoglie ed analizza i dati di utilizzo. Tale sistema si applica: in ambito medicale, ospedale terapia intensiva, pronto soccorso e ambulanza, dove è destinato alla neuro-protezione mediante target temperature management di pazienti che hanno subito un danno cerebrale in fase acuta, ovvero trauma cranico, ictus o arresto cardiaco; in ambito sportivo, dove è destinato al comfort termico dei piloti professionisti e dei meccanici per il miglioramento delle performance cognitive durante le prove e la gara, con una positiva ricaduta sulla sicurezza e le prestazioni.
L’operazione rappresenta un importante passo avanti per poter offrire ai mercati d’interesse delle soluzioni innovative nell’ambito della gestione della temperatura corporea e cerebrale“, commenta in una nota Enrico Giuliani a cui fa eco Federico Davini, membro del team di A11 Venture e del CDA della startup:  “A11 Venture e tutti gli investitori del round seed hanno confermato il sostegno a Neuron Guard affiancati da un nuovo primario partner quale il Fondo Rilancio Startup di CDP Venture Capital. Grazie alle risorse attualmente a disposizione potremo raggiungere milestone fondamentali per andare sul mercato e diventare appetibili per futuri accordi industriali“.

La startup livornese 3DNextech incassa un round da 750 mila euro. Lo sottoscrive Cdp Venture Capital

La startup livornese 3DNextech ha incassato un investimento da 750 mila euro sottoscritto dal fondo Rilancio Startup gestito da Cdp Venture Capital sgr (si veda qui il comunicato stampa), che si affianca agli investitori del round di seed capital dell’aprile 2020, guidato dalla società di venture capital lucchese A11 Venture come investitore principale (si veda altro articolo di BeBeez).
3DNextech è una startup innovativa con sede a Livorno, fondata nel 2014 da Andrea Arienti, attuale ceo. E’ uno spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, specializzato nello sviluppo di prodotti e tecnologie connesse alla manifattura digitale e alla stampa 3D.
La società sviluppa dispositivi in grado di ottimizzare i processi produttivi aziendali e creare nuovi concetti di produzione nel settore industriale. Il primo prodotto realizzato da 3DNexttech è il 3DFinisher che, attraverso un’azione chimico-fisica, nobilita i componenti plastici rendendoli omogenei, lucidi, impermeabili, lavabili e verniciabili con facilità. Lo stesso risultato oggi richiede giorni di manodopera. Sulla base di questa tecnologia, sono già stati depositati quattro brevetti internazionali. Il prodotto è stato presentato in versione prototipo alla Roma Maker Fair del 2014. Oggi il 3DFinisher permette di dare ai componenti trattati nuove caratteristiche, domani sarà possibile produrre grandi quantità di componenti in maniera diretta sulle linee produttive, modificando così i paradigmi di produzione in numerosi settori manifatturieri. La famiglia di brevetti depositati da 3DNextech renderà possibile lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di supportare la digitalizzazione dei processi manifatturieri nella direzione delle produzioni industriali e non più dei soli processi di prototipazione rapida e dalla produzione detta “in batch”. 
Andrea Arienti, amministratore delegato e fondatore di 3DNextech, ha spiegato: “L’investimento del Fondo Rilancio di Cdp Venture Capital è estremamente importante in quanto ci consente di raggiungere nei prossimi mesi pietre miliari importanti quali il consolidamento dei brevetti e la commercializzazione delle prime due macchine sul mercato: il 3DFinisher per polimeri quali ABS, ASA e acetato di cellulosa, già pronta, e la versione per nylon, su cui stiamo lavorando da diversi mesi e di cui prevediamo la commercializzazione nel 2022”.
Federico Davini, consigliere di amministrazione di 3DNextech, partner e componente del comitato investimenti di A11 Venture srl, ha aggiunto: “L’investimento di Cdp su 3DNextech apre nuove prospettive di sviluppo per una realtà in cui A11 Venture ha investito in pieno lockdown ad aprile 2020 avendo trovato nel team, nella visione e nei brevetti un grandissimo valore. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo consolidato la tecnologia, sviluppato nuovi brevetti e definito insieme i punti di forza e debolezza del team. Oggi con questo investimento siamo nella condizione di scalare e di assumere nuove persone per convertire il nostro potenziale in risultati concreti anche sotto il profilo economico”.
Ricordiamo che il Fondo Rilancio Startup, da 200 milioni di euro, è stato sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo Economico al fine di sostenere e sostenere lo sviluppo di progetti e attività di startup e  pmi innovative italiane. Gli interventi del Fondo Rilancio Startup sono realizzati in co-investimento con i partner proponenti ed effettuati  in forma di prestito convertendo, almeno per quanto attiene agli investimenti iniziali nelle imprese target. Il veicolo è stato istituito nel novembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Nel settembre scorso il fondo ha partecipato al round da 1,1 milioni di euro del network italiano di cuoche amatoriali Cesarine.com, di proprietà della pmi innovativa Home Food srl, cui ha partecipato anche Finalca, la holding della famiglia Cazzola (si veda altro articolo di BeBeez). Questo mese il fondo Rilancio Startup ha anche sottoscritto il round da 1 milione di euro di Engagigo, startup italiana che ha sviluppato la piattaforma Endu, focalizzata sul mondo dello sport di endurance (si veda altro articolo di BeBeez).
A11 Venture è una holding di partecipazioni fondata a Lucca nel 2015 da un gruppo di imprenditori-investitori, tra i quali si contano: Alessandro Mennucci di Toscotec; Luigi Lazzareschi, amministratore delegato di Sofidel spa e Delicarta spa; Giovanni Gambini di Gambini spa; Giorgio Bartoli della Bartoli immobilare spa; Lorna Vatta, consulente di numerosi progetti di start-up; Cristina Galeotti di Cartografica Galeotti spa; Paolo TacchiRosaria Cardella di Cartiere Modesto Cardella spa; Nicola Giannecchini del Gruppo Giannecchini; Marco Severini di Selene spa; Pierluigi Rumbo di Alipan srl e la società Mazzoni Regoli Cariello Pagni. Tra i soci istituzionali, infine, rientra la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. il più recente intervento è avvenuto lo scorso aprile in un altro spin off universitario pisano, stavolta della Scuola Normale Superiore. Si tratta della biotech INTA, in cui A11 ed Eureka! Venture sgr hanno investito 350 mila euro in un round seed (si veda altro articolo di BeBeez).

ROUND DI INVESTIMENTO DA 750MILA EURO PER 3DNEXTECH SRL

3DNextech Srl, startup innovativa con sede a Livorno e azienda spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, chiude un investimento da 750mila euro da parte con il Fondo Rilancio Startup gestito da CDP Venture Capital Sgr, in co-investimento con il round di investimento Seed del 2020 che ha visto A11 Venture come investitore principale, per sviluppare macchine innovative in grado di cambiare il mondo della manifattura digitale.
Il Fondo Rilancio Startup è il fondo da 200 milioni di euro sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo Economico per sostenere e per supportare lo sviluppo di progetti e di attività di startup e di piccole e medie imprese innovative italiane, con l’obiettivo di dare un forte impulso all’ecosistema imprenditoriale, per il rilancio economico del Paese. Gli investimenti del Fondo Rilancio Startup sono realizzati in co-investimento con investitori proponenti e sono effettuati, per quanto attiene agli investimenti inziali nelle imprese target, attraverso lo strumento del finanziamento convertendo.
Il primo prodotto realizzato da 3DNextech, il “3DFinisher”, per la nobilitazione e per il trattamento di oggetti realizzati in materiale plastico, con particolare riferimento ai polimeri più impiegati a livello industriale, è pronto per la commercializzazione ed è già utilizzato da un selezionato gruppo di partner industriali.
Il “3DFinisher”, attraverso un’azione chimico-fisica, nobilita i componenti plastici rendendoli omogenei, lucidi, impermeabili, lavabili e verniciabili con facilità. Lo stesso risultato oggi richiede giorni di mano d’opera in levigatura e di impregnatura, rimandando il completamento di un processo tecnologico a un’ultima fase manuale. In aggiunta, il processo messo a punto riesce a rendere gli oggetti più performanti dal punto di vista meccanico, conferendo maggiore resistenzadurezza e tenacità. Sulla base di questa tecnologia sono già stati depositati tre design industriali e quattro brevetti internazionali.
La famiglia di brevetti depositati da “3DNextech” renderà possibile lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di supportare la digitalizzazione dei processi manifatturieri nella direzione delle produzioni industriali e non più dei soli processi di prototipazione rapida e dalla produzione detta “in batch”. Oggi il “3DFinisher” permette di dare ai componenti trattati nuove caratteristiche, domani sarà possibile produrre grandi quantità di componenti in maniera diretta sulle linee produttive, modificando così i paradigmi di produzione in numerosi settori manifatturieri.
Andrea Arienti, amministratore delegato e fondatore di 3DNextech. “L’investimento del ‘Fondo Rilancio di CDP Venture Capital’ è estremamente importante in quanto ci consente di raggiungere nei prossimi mesi ‘pietre miliari’ importanti quali il consolidamento dei brevetti e la commercializzazione delle prime due macchine sul mercato: il ‘3DFinisher’ per polimeri quali ABS, ASA e Acetato di Cellulosa, già pronta, e la versione per Nylon su cui stiamo lavorando da diversi mesi e di cui prevediamo la commercializzazione nel 2022. Vorrei sottolineare la soddisfazione di tutto il team per la fiducia accordataci da un partner strategico come il ‘Fondo Rilancio’ di CDP che, insieme ai nostri investitori precedenti, potrà sostenere tutto il percorso di crescita di 3DNextech”.
Federico Davini, consigliere di amministrazione di 3DNextech, partner e componente del Comitato investimenti di A11 Venture srl. “L’investimento di CDP su ‘3DNextech’ apre nuove prospettive di sviluppo per una realtà in cui A11 Venture ha investito in pieno lockdown ad aprile 2020 avendo trovato nel team, nella visione e nei brevetti un grandissimo valore. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo consolidato la tecnologia, sviluppato nuovi brevetti e definito insieme i punti di forza e debolezza del team. Oggi con questo investimento siamo nella condizione di scalare e di assumere nuove persone per convertire il nostro potenziale in risultati concreti anche sotto il profilo economico”.

Intervista a Inta System "LA DIAGNOSTICA DEL FUTURO IN UNA GOCCIA DI SANGUE"

La startup pisana Inta Systems sta sviluppando un dispositivo di piccole dimensioni e di facile utilizzo capace di diagnosticare con un campione di sangue alcune patologie e traumi. Una nuova frontiera della diagnostica dai costi ridotti e capace di salvare molte vite.

Il tempo è un fattore importante nel trattamento di molti traumi e patologie. Benchè negli ultimi decenni siano state sviluppate tecnologie in grado di realizzare diagnosi sempre più accurate e specifiche, la possibilità di farle fuori dall’ambito ospedaliero, in tempi brevi e con costi contenuti limitata a poche applicazioni. Una situazione che potrebbe presto cambiare grazie al lavoro della startup pisana Inta Systems, primo spin-off di Scuola Normale Superiore e Cnr Nano. Facendo leva sulla loro attività di ricerca, i fondatori hanno sviluppato uno strumento capace di identificare alcune patologie con estrema facilità e in tempi rapidi.
Tutto nasce durante il mio dottorato, quando mi sono occupato di sviluppare sensori basati su nanotecnologiche capaci di individuare delle molecole di origine biologica all’interno di fluidi - spiega Matteo Agostini, amministratore e cofondatore di Inta Systems - All’interno di un progetto della Regione Toscana, insieme al mio supervisor Marco Cecchini e al ceo di Kode Solutions Marco Calderisi, abbiamo sviluppato dei sensori per la diagnosi precoce del glioblastoma multiforme, un tumore al cervello molto aggressivo .
Grazie alla pionieristica strumentazione e alle diverse attività svolte nel laboratorio Nest, centro di ricerca sulle nanotecnologie e le nanoscienze di Scuola Normale Superiore, Cnr Nano, IIT e Scuola Sant’Anna, Agostini e gli altri membri del gruppo di ricerca hanno potuto portare avanti il progetto e, infine, registrare il brevetto che ha permesso la nascita dell’azienda nel 2020. Il brevetto ha attratto l’interesse commerciale di diverse aziende - racconta Agostini - Successivamente, l’investimento di 350 mila euro da parte di Eureka Venture e A11 Venture ci ha permesso di procedere con l’industrializzazione della tecnologia ed entrare in contatto con una rete di
eccellenze . Il sistema sviluppato da Inta Systems si basa su onde acustiche di superficie capaci di generare dei nano terremoti localizzati su di un chip, sopra cui sono immobilizzate molecole biologiche capaci di legarsi solo con le molecole che si vogliono cercare, ad esempio marcatori di danni cerebrali. La misurazione delle perturbazioni subito dalle onde in presenza di queste molecole permette di rilevarne la presenza. Attualmente siamo in grado di analizzare liquidi biologici andando alla ricerca di anticorpi e proteine - spiega Agostini - ma stiamo lavorando anche su un filone parallelo che permetta la ricerca di acidi nucleici, come Dna e Rna. Essendo molto piccoli e facilmente realizzabili con tecniche di fabbricazione standard di microelettronica, su ogni chip possono essere disposti più sensori, ciascuno dedicato alla rilevazione di una specifica molecola. Il risultato è un’impronta digitale del liquido che, analizzata da un algoritmo di intelligenza artificiale, permette di avere una prima diagnosi del paziente. Un’attività svolta automaticamente da un lettore, dopo che un operatore ha inserito una cartuccia contenente un campione di sangue del paziente.
La sfida è ridurre le dimensioni del dispositivo e renderlo più fruibile assicurando un’alta affidabilità - spiega l’amministratore - Nel corso del prossimo anno lavoreremo per rendere il sistema facilmente utilizzabile da chiunque, senza particolari preparazioni
del campione e senza particolari competenze nel suo utilizzo. Successivamente affronteremo i vari trial clinici per la rilevazione di traumi cerebrali e per un più affidabile test antigenico del coronavirus . La speranza, però, è quella di anticipare l’ingresso sul mercato applicando la tecnologia a usi non medicali, come per esempio la rilevazione di contaminanti ambientali. Puntare a migliorare la vita delle persone e rivoluzionare un settore ormai critico per la nostra società non sono gli unici obiettivi del cofondatore. Vorrei poter continuare a investire sul territorio che mi ha cresciuto professionalmente - ammette Agostini - Al momento stiamo finanziando delle borse di dottorato e puntiamo a continuare la collaborazione con il mondo universitario .

Endostart chiude un round Series B da 8,2 milioni di euro

Il round di investimento di Serie B ha visto la partecipazione di A11 Venture, HTH, Progress Tech Transfer, Eureka! Venture, Liftt e il rinnovato supporto dei precedenti investitori quali Panakès Partners, Estor, così come altri business angel.

Lo spin-off INTA Systems della Normale di Pisa chiude un round da 350mila euro

INTA Systems, il primo spin-off del Laboratorio NEST della Scuola Normale Superiore di Pisa e Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-NANO), a meno di un anno dalla sua costituzione, chiude il suo primo round di investimento Seed da 350.000 euro con “Eureka! Fund I – Technology Transfer” gestito da EUREKA! Venture SGR e A11 Venture Srl.

https://www.intasystems.net/
INTA Systems is a novel lab-on-a- chip based on nanotechnologies, developed at NEST Laboratory of “Scuola Normale Superiore” (SNS) University of Pisa and National Research Council (CNR). This miniaturized LoC can help the diagnosis and prognosis of traumatic brain injuries (TBIs) by performing decentered blood analysis. The detection of TBI-biomarkers in blood at low concentrations can be correlated with the brain damage. INTA Systems is a portable and easy to use point-of-care test for this purpose. It can be helpful in emergencies and third-world countries also, where there is a lack of access to computerized tomography (CT) and magnetic resonance imaging (MRI).

INTA, round da 350mila euro per rivoluzionare la diagnostica

“L’investimento di Eureka! Venture e di A11 in INTA è per noi un primo grande risultato. È stato complesso trasportare i risultati di progetti di ricerca nel campo industriale. Accademia e industria sono mondi completamente diversi, con regole e linguaggi spesso non compatibili fra di loro. Ciononostante, tutto il team di INTA, ovvero insieme a me Marco Cecchini (CTO) e Marco Calderisi (data-scientist), ha lavorato instancabilmente nella direzione della valorizzazione industriale di questa tecnologia sviluppata e brevettata in ambito accademico. È il coronamento di un sano percorso di trasferimento tecnologico”, racconta in questa intervista Matteo Agostini, co-fondatore e CEO di INTA, primo spin-off della Normale di Pisa e del CNR che sviluppa innovative tecnologie per la diagnosi.

INTA Systems incassa round da 350k euro da Eureka! e A11 Venture

INTA Systems, il primo spin-off del Laboratorio NEST della Scuola Normale Superiore di Pisa e Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-NANO), a meno di un anno dalla sua costituzione, ha chiuso un primo round di investimento seed da 350 mila euro che è stato interamente sottoscritto dal fondo Eureka! Fund I – Technology Transfer, gestito da Eureka! Venture sgr, e da A11 Venture srl. Per gli aspetti legali, i due investitori sono stati assistiti dallo Studio hi.lex di Milano.
https://www.intasystems.net/
INTA Systems is a novel lab-on-a- chip based on nanotechnologies, developed at NEST Laboratory of “Scuola Normale Superiore” (SNS) University of Pisa and National Research Council (CNR). This miniaturized LoC can help the diagnosis and prognosis of traumatic brain injuries (TBIs) by performing decentered blood analysis. The detection of TBI-biomarkers in blood at low concentrations can be correlated with the brain damage. INTA Systems is a portable and easy to use point-of-care test for this purpose. It can be helpful in emergencies and third-world countries also, where there is a lack of access to computerized tomography (CT) and magnetic resonance imaging (MRI).

Adabra per Poste Italiane: al via il progetto di web content personalization

Un progetto innovativo, una strategia che mette al centro l’utente e ne ​personalizza l’esperienza di navigazione​, offrendo ​contenuti ed ​approfondimenti in linea con i suoi interessi e le sue aspettative: Adabra comunica la conclusione della fase di roll-out ed il go live delle attività di ​web content personalization.
Un’attenzione maggiore ai propri utenti, modalità di comunicazioni ancora più efficaci e performanti: grazie al contributo di Adabra, Poste Italiane ha così raggiunto un livello di interazione ed ingaggio con i propri utenti ancora più significativo.
La collaborazione con Poste Italiane è, senza dubbio, per il team di Adabra motivo di orgoglio ed il riconoscimento di un grande percorso di crescita che sta portando l’azienda ad affermarsi come uno dei player di riferimento, non solo in Italia, nel mondo della marketing automation.

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A11 Venture investire sul futuro

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